La tutela del patrimonio dei soggetti fragili.

La tutela del patrimonio è un argomento importante, soprattutto se interessa i soggetti più fragili. Esistono persone che per motivi legati all’età o allo stato di salute hanno bisogno di essere assistite per provvedere alle proprie necessità. Si tratta di persone malate o anziane non autosufficienti, minori nati al di fuori del matrimonio per i quali la mamma o il papà svolgono il ruolo di tutore. Sia che la persona venga assistita da un amministratore di sostegno, sia da un tutore, in entrambi i casi è importante che il suo patrimonio sia protetto e conservato nel tempo.  Spesso il compito di tutelare questi soggetti è affidato ad un avvocato nominato dal giudice tutelare, oppure ad un familiare ritenuto meritevole. Trattandosi di un lavoro delicato, ogni atto di disposizione dei beni (titoli, liquidità, immobili) del soggetto assistito deve essere approvato dal giudice tutelare. In questo contesto come può essere di aiuto un servizio di consulenza finanziaria indipendente?  Innanzitutto per avere un supporto tecnico nella predisposizione del ricorso al giudice tutelare e successivamente per gestire il rapporto con la banca nell’interesse del soggetto tutelato.  Esiste un limite alle operazioni che si possono fare?  Certo è definito dall’articolo 372 del codice civile e da ciò che vediamo nel nostro lavoro questo limite non sempre viene rispettato, esponendo il soggetto fragile a rischi non coerenti con la sua situazione. Sulla base della nostra esperienza, il supporto fornito da un professionista senza conflitti di interesse solleva l’avvocato o il tutore da una serie di responsabilità di natura morale ed economica, prima tra tutte il fatto che venga compromessa la sicurezza economica del suo assistito.      

“Oggi ho 48 anni e a 60 anni voglio godermi la famiglia e il mio tempo”. Ecco come lo abbiamo aiutato.

Qualche mese fa abbiamo incontrato un professionista con le idee chiare. Il nome di fantasia che abbiamo scelto è Giovanni, a tutela della sua privacy. Giovanni è un manager di una importante società di consulenza italiana. 48 anni, una moglie e due figli da crescere. Ha uno stipendio importante destinato a buoni tassi di crescita in base al suo piano di carriera. A 60 anni il suo contratto di lavoro si concluderà.  Giovanni ha tutta l’intenzione di non lavorare fino alla naturale decorrenza di pensione (oggi calcolata a 67 anni) o di poter scegliere se lavorare solo per divertimento fino alla pensione e non per necessità. Giovanni ha le idee chiare sul suo futuro e vuole pianificare con attenzione per non avere brutte sorprese per se e la sua famiglia. L’obiettivo di Giovanni è quindi quello di mantenere il tenore di vita famigliare inalterato dal momento dell’interruzione del rapporto di lavoro, a 60 anni, fino alla data presunta di pensione, 67 anni. Inoltre essendo l’unico percettore di reddito vorrebbe mantenere il tenore di vita famigliare inalterato in caso di sua premorienza o di invalidità. Cosa abbiamo fatto noi di Veneris: 1 – Abbiamo redatto un report contenente le sue entrate ed uscite annue, la consistenza del suo patrimonio mobiliare ed immobiliare, le rendite provenienti dal suo patrimonio, le entrate future, la stima della sua futura pensione netta. 2 – Abbiamo effettuato una valutazione qualitativa e quantitativa degli strumenti assicurativi già contratti da Giovanni e degli strumenti finanziari e previdenziali in suo possesso. 3 – Dopo aver approfondito con grande precisione le necessità di Giovanni abbiamo predisposto un budget plan con diversi orizzonti temporali. Dal momento dell’analisi ai 60 anni, dai 60 alla pensione, dalla pensione in poi verificando la sostenibilità del tenore di vita desiderato nei diversi sotto periodi. 4 – Abbiamo stimato quanto Giovanni ha accumulato e quanto ancora dovrebbe accantonare per raggiungere gli obiettivi dichiarati. In conclusione, dopo una attenta valutazione del suo profilo di rischio negli investimenti, abbiamo predisposto una allocazione finanziaria delle risorse attuali e future che con un buon livello di probabilità e una buona efficienza (minimizzazione a parità di efficacia nel raggiungere l’obiettivo dei costi degli strumenti utilizzati) permetta di raggiungere gli obiettivi desiderati nei diversi sotto periodi. Giovanni oggi è tranquillo grazie alla dettagliata pianificazione ventennale. Le risorse accantonate hanno un scopo e questo aiuta a vivere più serenamente le scelte fatte. Non deve…