“Oggi ho 48 anni e a 60 anni voglio godermi la famiglia e il mio tempo”. Ecco come lo abbiamo aiutato.

Qualche mese fa abbiamo incontrato un professionista con le idee chiare. Il nome di fantasia che abbiamo scelto è Giovanni, a tutela della sua privacy. Giovanni è un manager di una importante società di consulenza italiana. 48 anni, una moglie e due figli da crescere. Ha uno stipendio importante destinato a buoni tassi di crescita in base al suo piano di carriera. A 60 anni il suo contratto di lavoro si concluderà.  Giovanni ha tutta l’intenzione di non lavorare fino alla naturale decorrenza di pensione (oggi calcolata a 67 anni) o di poter scegliere se lavorare solo per divertimento fino alla pensione e non per necessità. Giovanni ha le idee chiare sul suo futuro e vuole pianificare con attenzione per non avere brutte sorprese per se e la sua famiglia. L’obiettivo di Giovanni è quindi quello di mantenere il tenore di vita famigliare inalterato dal momento dell’interruzione del rapporto di lavoro, a 60 anni, fino alla data presunta di pensione, 67 anni. Inoltre essendo l’unico percettore di reddito vorrebbe mantenere il tenore di vita famigliare inalterato in caso di sua premorienza o di invalidità. Cosa abbiamo fatto noi di Veneris: 1 – Abbiamo redatto un report contenente le sue entrate ed uscite annue, la consistenza del suo patrimonio mobiliare ed immobiliare, le rendite provenienti dal suo patrimonio, le entrate future, la stima della sua futura pensione netta. 2 – Abbiamo effettuato una valutazione qualitativa e quantitativa degli strumenti assicurativi già contratti da Giovanni e degli strumenti finanziari e previdenziali in suo possesso. 3 – Dopo aver approfondito con grande precisione le necessità di Giovanni abbiamo predisposto un budget plan con diversi orizzonti temporali. Dal momento dell’analisi ai 60 anni, dai 60 alla pensione, dalla pensione in poi verificando la sostenibilità del tenore di vita desiderato nei diversi sotto periodi. 4 – Abbiamo stimato quanto Giovanni ha accumulato e quanto ancora dovrebbe accantonare per raggiungere gli obiettivi dichiarati. In conclusione, dopo una attenta valutazione del suo profilo di rischio negli investimenti, abbiamo predisposto una allocazione finanziaria delle risorse attuali e future che con un buon livello di probabilità e una buona efficienza (minimizzazione a parità di efficacia nel raggiungere l’obiettivo dei costi degli strumenti utilizzati) permetta di raggiungere gli obiettivi desiderati nei diversi sotto periodi. Giovanni oggi è tranquillo grazie alla dettagliata pianificazione ventennale. Le risorse accantonate hanno un scopo e questo aiuta a vivere più serenamente le scelte fatte. Non deve…

Come difendere il patrimonio dall’inflazione?

L’inflazione è un argomento che ormai è diventato virale, soprattutto a seguito del conflitto tra Ucraina e Russia e il conseguente aumento del prezzo delle materie prime energetiche come il gas. Il grafico sottostante rappresenta il numero delle ricerche su Google a livello mondiale circa il tema dell’inflazione negli ultimi 5 anni.   L’argomento inizia ad essere ricercato dal pubblico già dalla metà del 2021 e rimane tra quelli che riscuotono il maggior interesse anche l’anno successivo. Ma perché è un tema così importante? Perché colpisce direttamente le tasche di ciascuno di noi, a partire dai prezzi dei beni alimentari (aumentati del 9% da inizio anno) e da quelli energetici (aumentati del 35% da inizio anno). Quello che i media (giornali, TV) non ci dicono è che l’aumento dei prezzi al consumo è qualcosa diverso rispetto all’inflazione. Il fatto che i prezzi dei beni alimentari o di quelli energetici aumentino è dato dal rapporto tra la quantità di denaro in circolazione e l’offerta di quel bene sul mercato. Se aumenta la quantità di moneta a disposizione dell’acquirente e nel contempo si riduce o rimane stabile la quantità del prodotto che intendo acquistare, ecco che il prezzo di quel bene aumenta. La buona teoria economica insegna che il modo più efficace per combattere l’inflazione non è mettere un tetto al prezzo di quel prodotto, ma aumentarne l’offerta. Un tasso di inflazione elevato erode più velocemente il potere di acquisto del nostro reddito, ma anche del nostro patrimonio.  Per difendere il patrimonio dall’inflazione è necessario innanzitutto prendere spunto dalla storia, esaminando come si sono comportati i mercati in circostanze simili, come per esempio negli anni ‘70. Poi tornando alla riflessione precedente, studiare quali sono i settori per i quali vi sarà strutturalmente una domanda superiore all’offerta, come nel caso di alcune materie prime. Infine prendere atto che l’obbiettivo da raggiungere non è certo di breve, ma di medio lungo termine.      

16/09/2022, TFR in Azienda o nei Fondi Pensione?

Un caloroso ringraziamento all’azienda Storeis, leader nel settore della consulenza e-commerce e omnichannel retail, per averci invitato a parlare di un tema così delicato come la destinazione del TFR per i propri lavoratori dipendenti. Un confronto aperto, in un ambiente giovane e dinamico, che ha cercato di mettere in luce i pro e contro di ciascuna soluzione, al di fuori di ogni conflitto di interesse. 90 minuti di riflessione prima di prendere una decisione così importante per la propria vita.