È possibile acquistare una casa di 1000 metri quadri in centro, senza avere un reddito da lavoro o pensione?

Il titolo di questo racconto è provocatorio, ma rispecchia a tutti gli effetti il caso pratico che abbiamo affrontato tra dicembre 2022 e marzo 2023. Abbiamo assistito una famiglia, composta da mamma e due figli, che voleva realizzare il sogno di acquistare un’abitazione in centro con un grande parco. Per ragioni di privacy, faremo una descrizione generica della soluzione che abbiamo trovato per non ledere la privacy dei nostri clienti. I due fratelli, ancora in età scolare, hanno ricevuto un’importante eredità a seguito della prematura scomparsa del padre. Anche la mamma, seppur non fosse coniugata con il padre dei ragazzi, ha beneficiato e tutt’ora sta percependo un aiuto economico da parte dei nonni essendosi trovata, suo malgrado, nella condizione di dover crescere da sola i figli rimasti orfani. Una volta individuato l’immobile e versata la caparra da parte della mamma, siamo stati contattati per progettare e ricercare una forma di finanziamento a supporto dell’operazione immobiliare. Qui nasce la complessità dell’operazione. Chi finanzierebbe due ragazzini, di cui uno minorenne, in età scolare e privi di reddito e una signora che beneficia esclusivamente di un vitalizio? Se parliamo di un tradizionale mutuo ipotecario o fondiario, l’assenza di una qualsivoglia capacità restitutiva (flussi di reddito) impedisce l’erogazione di un finanziamento di questo tipo. Come siamo riusciti a finanziare l’operazione immobiliare? Attraverso un prestito “Lombard”, cioè un’apertura di credito in conto corrente garantita da un contratto di pegno su valori mobiliari. In termini più semplici, invece di fare un mutuo con un piano di ammortamento, la banca ha messo a disposizione della famiglia una somma consistente, utilizzata per l’acquisto dell’abitazione, garantita dal patrimonio finanziario dei richiedenti.  … Ma gli imprevisti sono dietro l’angolo… Essendo coinvolto un minore, si rendeva necessario un ricorso presso il giudice tutelare. Di conseguenza abbiamo redatto una relazione tecnica a supporto del ricorso che l’avvocato ha presentato presso il tribunale competente.  Il giudice tutelare ha inaspettatamente respinto il ricorso, seppure il codice civile preveda la possibilità per un minore di poter acquistare un’abitazione. Questo fatto, essendo avvenuto a distanza di poco tempo dal rogito presso il notaio, ha gettato nello sconforto i nostri clienti. C’era il reale pericolo di perdere la (consistente) caparra versata, oltre che rinunciare all’immobile. Grazie al rapporto di fiducia instauratasi tra banca, clienti e consulenti, siamo riusciti a superare questo grave impedimento. Abbiamo trasferito in capo alla mamma la quota di finanziamento originariamente di competenza del…

Come valutare i rischi aziendali per tutelare il business e gli stakeholders

La normativa sulla prevenzione della crisi di impresa incentra la sua attenzione sulla previsione dei flussi finanziari. Una impresa deve dimostrare di riuscire a far fronte ai suoi impegni finanziari nei successivi 12 mesi. E’ tutto qui? No! Noi di Veneris pensiamo che alle aziende non sia richiesto solo un budget dei flussi di cassa ma un lavoro ben più approfondito, ovvero l’individuazione di tutti quei fattori che qualora dovessero manifestarsi potrebbero mettere in crisi anche un ottimo progetto imprenditoriale. In altre parole bisogna individuare i rischi prima che si manifestino. E qui noi, modestamente andiamo a nozze. La nostra forma mentale di consulenti finanziari indipendenti di vecchia data è incentrata in primis sul comprendere i rischi associati ai profitti. Il nostro compito come consulenti finanziari indipendenti è che la navigazione sia sicura e diretta verso l’obiettivo. Nel caso dell’azienda desideriamo che l’imprenditore possa realizzare il suo piano strategico con l’equipaggiamento giusto, in grado di far fronte agli imprevisti che si trovano inevitabilmente sul percorso. Il risk management assume quindi a nostra avviso un’importanza strategica per adeguarsi correttamente alla normativa e aumentare le probabilità di riuscita del progetto imprenditoriale. Ma andando nel concreto, da quali rischi tutelarsi? Quali sono i rischi da cui un’azienda può tutelarsi? Per esempio dal rischio inflazione, di variazione dei tassi di interessi, delle valute, dall’acquisto di strumenti finanziari derivati in grado, in certi condizioni di mercato, di diventare uno tsunami per le aziende. Ci sono poi rischi più ordinari come quello di scorrette coperture assicurative, la perdita dell’uomo chiave, pensionamento di risorse strategiche, rischio di credito… Si possono evitare tutti gli imprevisti? No di certo, ma chi ha contezza dei rischi sul suo cammino consciamente o inconsciamente sta già sviluppando gli anticorpi necessari a farvi fronte. Noi di Veneris aiutiamo le aziende ad avere il sistema immunitario sano e reattivo. Come operiamo concretamente nelle aziende per supportarli nella prevenzione ed individuazione dei rischi? Cominciamo con una analisi che parte dalla valutazione degli equilibri di bilancio e della centrale rischi banca d’Italia (nella quale sono inseriti i rapporti bancari e la loro evoluzione storica). Proseguiamo analizzando in dettaglio i rapporti bancari per individuare se ci sono potenziali elementi di rischio per la continuità aziendale negli strumenti finanziari acquistati. Approfondiamo il sistema delle garanzie offerte dall’azienda o dagli imprenditori al sistema bancario per individuare eventuali sbilanciamenti (sovra garanzie) o eccessivi rischi personali dovuti alle fideiussioni emesse dai…